Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo
Lc 12,4
RIFLESSIONE
VANGELO
Rm 4,1-8; Sal 31; Lc 12,1-7
Lc 12, 1-7 Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo, si erano radunate migliaia di persone, al punto che si calpestavano a vicenda, e Gesù cominciò a dire anzitutto ai suoi discepoli: «Guardatevi bene dal lievito dei farisei, che è l'ipocrisia. Non c'è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. Quindi ciò che avrete detto nelle tenebre sarà udito in piena luce, e ciò che avrete detto all'orecchio nelle stanze più interne sarà annunciato dalle terrazze. Dico a voi, amici miei: non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo e dopo questo non possono fare più nulla. Vi mostrerò invece di chi dovete aver paura: temete colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geènna. Sì, ve lo dico, temete costui. Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio. Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate paura: valete più di molti passeri!».
15/10 VEN XXVIII° T.O. [IV]
Questa parola mi fa ricordare San Giuseppe Freinademetz, altoatesino, missionario in Cina alla fine del 1800 durante la rivoluzione dei “boxers”. Dopo essere stato trascinato nel fango lungo la strada del villaggio, arrivato alla fine del percorso con meraviglia di tutti si mise seduto e lì in strada annunciava l’Amore di Gesù, il suo perdono e la sua misericordia. Lui non “aveva paura” di loro, li amava.