Egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità
Mt 7,29
RIFLESSIONE
VANGELO
2Re 24,8-17; Sal 78; Mt 7,21-29
Mt 7, 21-29 Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non chiunque mi dice: "Signore, Signore", entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. In quel giorno molti mi diranno: "Signore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nome? E nel tuo nome non abbiamo forse scacciato demòni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi?". Ma allora io dichiarerò loro: "Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate l'iniquità!". Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande». Quando Gesù ebbe terminato questi discorsi, le folle erano stupite del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come i loro scribi.
23/6 GIO XII° T.O. [IV]
Gesù, insegnando alla folla, aveva affermato l’importanza del prendere sul serio le sue parole, perché queste salvano l’uomo dalla rovina eterna. Gesù può parlare con tale autorità, perché lui è la Parola, il Verbo del Padre; lui è il Figlio mandato per salvare l’umanità col dono di sé sulla croce. Grazie, Gesù, che mi parli così chiaro per svegliarmi e salvarmi!