Io do la metà di ciò che possiedo ai poveri
Lc 19,8
RIFLESSIONE
VANGELO
Ap 3,1-6.14-22; Sal 14; Lc 19,1-10
Lc 19, 1-10 Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo, Gesù entrò nella città di Gèrico e la stava attraversando, quand'ecco un uomo, di nome Zacchèo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!». Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch'egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell'uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».
15/11 MAR XXXIII° T.O. [I]
Che decisione! Non è forse un miracolo che un ricco decida di diventare povero? Cos’è che lo ha convinto a questo passo? Un gesto di amore. Un gesto di accoglienza. Un’attenzione. Gesù gli ha dato fiducia, dicendogli: Vuoi davvero vedermi? Vengo a casa tua. Vengo a mangiare da te. E Zaccheo si ritrova liberato dal demonio dell’avidità.