Gesù, ricordati di me
Lc 23,42
RIFLESSIONE
VANGELO
2Sam 5,1-3; Sal 121; Col 1,12-20; Lc 23,35-43
Lc 23, 35-43 Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo, [dopo che ebbero crocifisso Gesù,] il popolo stava a vedere; i capi invece deridevano Gesù dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l'eletto». Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell'aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c'era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei». Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L'altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male». E disse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».
20/11 DOM XXXIV° T.O. N.S. GESU' CRISTO, RE dell'UNIVERSO Anno C [P]
Sono le parole di un peccatore che sta morendo in croce. E anche Gesù sta morendo. Quindi quel peccatore è certo che Gesù vivrà, e vivrà come re di un regno nuovo. Voglio anch’io confessare questa fede: Gesù è re, e lo sarà per sempre. Ubbidirò quindi a lui, a costo che quelli che prendono in giro lui deridano anche me.