Lo hai visto: è Colui che parla con te
Gv 9,37
RIFLESSIONE
VANGELO
1Sam 16,1.4.6-7.10-13; Sal 22; Ef 5,8-14; Gv 9,1-41
Gv 9,1-41 Dal Vangelo secondo Giovanni Passando, vide un uomo cieco dalla nascita e i suoi discepoli lo interrogarono: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?». Rispose Gesù: «Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è perché in lui siano manifestate le opere di Dio. Bisogna che noi compiamo le opere di colui che mi ha mandato finché è giorno; poi viene la notte, quando nessuno può agire. Finché io sono nel mondo, sono la luce del mondo». Detto questo, sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: «Va' a lavarti nella piscina di Sìloe» - che significa Inviato. Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva. Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perché era un mendicante, dicevano: «Non è lui quello che stava seduto a chiedere l'elemosina?». Alcuni dicevano: «È lui»; altri dicevano: «No, ma è uno che gli assomiglia». Ed egli diceva: «Sono io!». Allora gli domandarono: «In che modo ti sono stati aperti gli occhi?». Egli rispose: «L'uomo che si chiama Gesù ha fatto del fango, mi ha spalmato gli occhi e mi ha detto: «Va' a Sìloe e làvati!». Io sono andato, mi sono lavato e ho acquistato la vista». Gli dissero: «Dov'è costui?». Rispose: «Non lo so».
19/3 DOM IV° T.Q. Anno A [IV]
L’apostolo Giovanni riferisce la rivelazione che Gesù fa al cieco nato: Gesù stesso gli aveva aperto gli occhi spalmandoli col fango e ordinandogli di andare a lavarsi alla piscina di Siloe. Il dono più grande ricevuto da quest’uomo non è stato poter vedere, ma aver visto Gesù. La luce del suo volto gli ha cambiato la vita.