Io sono la risurrezione e la vita
Gv 11,25
RIFLESSIONE
VANGELO
Ez 37,12-14; Sal 129; Rm 8,8-11; Gv 11,1-45
Lc 18, 9-14 Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo, Gesù disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l'intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri: «Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l'altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: "O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedo". Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: "O Dio, abbi pietà di me peccatore". Io vi dico: questi, a differenza dell'altro, tornò a casa sua giustificato, perché chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato».
26/3 DOM V° T.Q. Anno A [I]
In tutto il mondo stiamo sperimentando quanto sia debole e incerta la vita dell’uomo. È una luce di cui ringraziamo il Signore. Cercheremo solo di vivere uniti a lui, nella sua Chiesa: non vedremo mai la morte!